Tipi di caffè italiano e come prepararli
L’Italia è la patria del caffè, la nazione dove la bevanda scura ha trovato la sua consacrazione, entrando a far parte di una delle frasi più usate nel Belpaese: “Vuoi un caffè?”
Quasi un intercalare, un segno di accoglienza, l’inizio di ogni dialogo e di ogni giornata. In Italia bere un caffè è praticamente irrinunciabile e rifiutarsi di prenderlo in compagnia è impensabile, perché dietro quella tazzina c’è molto di più.
Chi vuole parlarti di lavoro, di un amore finito o ha bisogno di un chiarimento, ti chiederà prima di tutto se vuoi bere un caffè. Discutere davanti ad un espresso diventa più facile e l’atmosfera conviviale che si può creare al tavolino di un bar, permette di introdurre qualsiasi argomento. Ma come nasce la straordinaria notorietà della miscela arabica nel nostro Paese? Scopriamo come arriva da noi questo prodotto dai mille poteri e come diventa bevanda nazionale.
Il successo del caffè in Italia
Qual è il tipo di caffè italiano più famoso? L’espresso, è per questo che siamo conosciuti in tutto il mondo. Nessun italiano all’estero può accettare che gli sia offerto un caffè lungo o, addirittura, in caraffa. Per gli italiani esiste solo un tipo di caffè, quello corto in tazzina.
Ma come nasce questa passione? L’uso di questa bevanda affonda le sue origini tra i secoli XIV e XV nei paesi arabi. La pianta del caffè era considerata magica poiché permetteva di rimanere svegli di notte. Nel XV secolo nascono anche le prime forme di “bar” dove musica e giochi intrattengono uomini che bevono e conservano caffè. Tuttavia, i suoi effetti eccitanti gli valsero una prima forma di proibizionismo nel mondo islamico che non riuscì, in ogni caso, ad arrestare il suo successo.
Nel Seicento il caffè è già ampiamente conosciuto in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Germania mentre la sua storia in Italia ha una data ed un luogo precisi, il 1570 a Venezia.
Fu, infatti, il medico e botanico padovano Prospero Alpino a introdurlo dall’Oriente, essenzialmente come medicinale. Nel 1630 nacque la prima bottega del caffè a Venezia e, nel 1720 aprì il famoso Caffè Florian che diede il via all’apertura di numerosi altri Café, ben 200 a metà del Settecento.
È in questo periodo che il caffè diventa qualcosa di più di una semplice bevanda bensì un cerimoniale quotidiano, intellettuale, mondano e anche affettivo.
Tipi di caffè: la provenienza e la tostatura
Tra i tipi di caffè più diffusi al mondo abbiamo:
- Varietà Arabica,
- Varietà Robusta,
- Varietà Liberica ,
- Varietà Excelsa.
Questa prima classificazione si basa su provenienza dei chicchi e tostatura. La varietà Arabica è la più nota e la più diffusa, costituendo ben il 70% del caffè prodotto nel mondo. Il gusto è delicato ed aromaticamente complesso, viene prodotto in Yemen ed Etiopia, anche se attualmente le maggiori coltivazioni si trovano in America Latina e in Africa.
Più forte e decisa è la varietà Robusta, coltivata in Africa, nel Sud-Est asiatico e in Brasile; è la seconda più prodotta al mondo e si caratterizza per l’elevato contenuto di caffeina. Gusto forte ed aroma speziato rendono questo tipo di caffè la scelta ideale per chi preferisce un gusto deciso.
Meno diffuso è il caffè di varietà Liberica proveniente, appunto, dalla Liberia e dalla Costa d’Avorio, aromatico e gradevole, costituisce una valida alternativa al caffè di tipo arabica. Il caffè Excelsa, infine, ha un gusto profumato e delicato ed è coltivato anch’esso in Africa: la miscela è vellutata e morbida, dall’intensità media.
I tipi di caffè in Italia più popolari
Ben il 97% degli italiani beve caffè più volte in una giornata, alternando tra tipi di caffè diversi:
- espresso italiano,
- ristretto,
- in moka,
- cappuccino,
- shakerato,
- mocaccino,
- caffè macchiato caldo o freddo.
Un rituale della nostra cultura che inizia la mattina a casa e continua fuori, al bar, dove sono almeno due i caffè, a metà mattina e dopo i pasti.
Al Nord si predilige la qualità Arabica in formato espresso zuccherato. Chi ordina il caffè macchiato predilige il cosiddetto marocchino, ovvero latte caldo, con spolverata di cacao, servito in vetro. Più diffuso nel periodo estivo è l’espresso shakerato con zucchero e liquore alla vaniglia.
Al Sud il tipo di caffè italiano più apprezzato è quello dal gusto forte e deciso con prevalenza di qualità Robusta e colore intenso. Il più richiesto è l’espresso italiano ristretto, magari in tazza calda, e preceduto dall’immancabile bicchiere di acqua che ne amplifica il gusto.
A Napoli, la città del caffè, nasce un altro tipo di caffè italiano fatto con la tradizionale “cuccumella”, una particolare caffettiera che produce lentamente una bevanda nera e intensa. Nell’attesa, la chiacchiera diventa obbligatoria e la “tazzulella” si trasforma in un vero e proprio rito.
Il cappuccino, rigorosamente entro le 11!
Un discorso a parte merita il cappuccino, un tipo di caffè da colazione che ha nella cultura italiana un’unica collocazione temporale: il mattino. Se qualcuno gusta un cappuccino al bar dopo le 11:00 ci si può scommettere, non è un italiano!
Leggenda vuole che sia stato proprio un cappuccino il primo a bere questa bevanda, Fra’ Marco da Aviano che fu inviato nel 1683 a Vienna dove, sorseggiando un caffè, chiese del latte per addolcirlo. Fu così che il cameriere esclamò "Kapuziner!" dando il nome alla bevanda fatta di caffè e latte.
Un'altra versione vede le origini del cappuccino sempre affondare in suolo viennese alla fine del XVIII secolo ed era composta da caffè, panna montata e spezie. Arrivò in Italia grazie alla città frontaliera di Trieste che la riadattò al gusto attuale.
Per preparare un cappuccino a regola d’arte è necessario mantenere proporzioni perfette tra gli ingredienti: 125ml di latte e 25ml di caffè, accompagnato da una schiuma densa e abbondante.
Attenzione a non confonderlo con il caffè macchiato che è decisamente più corto e va servito in tazzina. Il cappuccino viene servito in tazza e la quantità di latte e di caffè sono maggiori.
Caffè italiano: le varianti regionali
Abbiamo già accennato al particolare caffè napoletano ma non possiamo non citare altre interessanti varianti regionali. Tra i tipi di I tipi di caffè in Italia più popolari ci sono, infatti, anche particolari versioni locali proprio perché si tratta di una bevanda strettamente connessa alle tradizioni e alle abitudini delle persone che lo consumano.
Gustoso e amatissimo in estate è la variante pugliese, il caffè Leccese che contiene caffè, ghiaccio e latte di mandorla freddo. Si può procedere in due modi:
- aggiungendo il ghiaccio nel bicchiere di caffè;
- versando il caffè in un bicchiere con ghiaccio.
Estremamente speziata è la versione che viene dalla Calabria: il caffè calabrese prevede zucchero di canna e brandy da mixare sul fondo di una tazzina calda, a cui aggiungere liquirizia pestata e, infine, l’espresso bollente.
Dolcissimo è invece il caffè piemontese detto “Bicerin” o Bicerin 'd Cavour, evoluzione della bavarèisa, una bevanda composta da caffè, cioccolato e crema di latte con sciroppo. La versione moderna prevede una crema a base di cioccolato fondente, latte, zucchero e panna coperti da caffè ristretto.
Il caffè italiano può essere spesso corretto come nel caso del Ponce alla livornese un caffè caldo, dolce e dal gusto unico, ottenuto con un caffè espresso, 3 cl di Rum, zucchero e scorzetta di limone.
Da bere sulla neve, in particolare in Val D'Aosta, il caffè alla valdostana con caffè, grappa, cognac e genepy, il tutto aromatizzato da una buccia di limone o d'arancia. Per effettuare la miscela è indispensabile versare tutti gli ingredienti nella grolla dell'amicizia, un particolare recipiente valdostano.
Bar in Italia, una istituzione
L’importanza sociale del caffè porta con sé la centralità assoluta del bar nella vita quotidiana dell’italiano. Il bar non è solo un locale dove bere caffè ma una istituzione: un luogo dove incontrare amici, colleghi, clienti, fidanzati. Un posto dove si può parlare di tutto sempre sorseggiando un caffè, perché è proprio da questa bevanda che il luogo ha origine, tanto che i primi locali del genere erano definiti Café.
Il bancone del bar è il cuore del locale, il biglietto da visita e la sua connotazione, andrà perciò progettato in maniera ottimale per garantire:
- un utilizzo ottimale dello spazio;
- un flusso di lavoro efficiente;
- il rispetto delle normative per la sicurezza e l’igiene;
- un design accattivante.
Il bancone va integrato al piano mescita per servire il cliente “al banco” e particolare attenzione estetica andrà dedicata alla parte frontale perché ben visibile già all’ingresso.
Ristoattrezzature ha selezionato per te il kit arredamento bar scegliendo tra diversi stili, e fornendoti una soluzione tutto incluso pratica e conveniente.
Nella sezione dedicata alle macchine da caffé troverai, invece, una selezione delle attrezzature per caffé professionali più performanti: a 2, 3 o 4 gruppi automatiche o semiautomatiche.
La macchina automatica è dotata di gruppo caffè posto all’interno della macchina che dosa automaticamente il caffè già macinato dal macinacaffé integrato, pressandolo. Diversamente, con le macchine da caffè semiautomatiche il dosaggio con caffè macinato è manuale. Scopri di più su queste macchine leggendo le schede tecniche e contattaci per una consulenza prima dell’acquisto!